Oggi non vi ammorberò con uno dei miei lunghissimi post da tipo 10 righe. No. Peggio. Oggi è un giorno diverso. Quella che vi parla è devitalizzata, non nel senso del nickname ma nel senso letterale. Voglio dirvi solo una cosa: sto lavorando ad una traduzione, trattasi di un testo filosofico trattante Leibniz che tratta Dio. Detto molto semplicemente Leibniz che dice un sacco di stronzate riguardo il tema di Dio. (Signor Leibniz non si offenda, ma siamo seri, insomma!) E sempre il filosofo che insulta altri vari ed eventuali filosofi tutti morti e stramorti, quindi insomma, gran bello sforzo anche questo. Quello di cui voglio parlarvi non sono l’altra marea di cazzate che si insinuano pericolosamente nel mio cervello – e sì, siete voi che ci rimetterete, vi porterò a fondo con me – ma voglio spezzare una lancia in favore dei poeti – e spezzarne una in testa ai filosofi. Si parla sempre del fatto che i poeti – almeno quelli di un certo periodo storico e NON italiani- erano una manica di alcolisti, depravati, bastardi, ma soprattuto DROGATI! Se dicevi: sai mamma mi piace proprio la poesia franc… NOOOOOOOO!!! che poi ti droghi!!!! i poeti ingles…. NOOO!! che poi cominci a farti le canne!!! quelli tedes…. ECCO!! portiamola ad un centro di recupero per tossicodipendenti!
Allora, voglio dire una cosa a tutti i genitori. Sappiatelo. Quando sarete orgogliosi che i vostri figli sono appassionati di filosofia e vogliono anche iscriversi alla facoltà di filosofia. Sappiatelo.
Che il crack che fumavano i filosofi era decisamente meglio di quelle quattro canne che fumavano i poeti.
devitalizzata
on air: Smashing Pumpkins – 1979
Nota: Mi scuso con tutti gli appassionati e studenti di filosofia e li invito a non tener conto di questo post che potrebbe essere distruttivo e autolesionista… per i vostri studi intendo! 😀